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Negli ultimi anni il legislatore ha profuso sforzi siqnficativi per adeguare il sistema penitenziario alle raccomandazioni provenienti dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, la quale, in numerosi arresti, ha riscontrato che le condizioni di trattamento dei detenuti negli istituti penitenziari italiani non rispecchiano gli standard europei. iuttosto che agire sull'edilizia penitenziaria per rendere l'esecuzione della pena detentiva rispettosa della dignità e dei diritti della persona detenuta, tuttavia, il legislatore ha seguito altri percorsi. Seguendo strade già battute in passato, si è cercato anzitutto di sfoltire il numero dei detenuti favorendo il ricorso alle misure alternative alla detenzione. Accanto a tali strumenti, inoltre, sono stati rafforzati i meccanismi per assicurare al detenuto, che ritenga di subire trattamenti degradanti o inumani, di pretendere l'attuazione nei suoi confronti di condizioni dignitose dinanzi ad organi giurisdizionali che possano, eventualmente, ordinare il rispetto delle norme previste dall'ordinamento giudiziario.